Anche in Italia, come nel resto dei paesi sviluppati, la mortalità è venuta calando negli ultimi 200 anni circa (esclusi, naturalmente, i periodi di guerra), ma i progressi hanno subito un rallentamento negli ultimi tempi, e in particolare dopo il 2008, pur senza considerare gli anni colpiti dalla pandemia di COVID-19, che può essere considerata alla stregua di uno shock esogeno.
Il nostro scopo principale è misurare l'entità della decelerazione, in generale, per zona (fino ai territori ASL), per genere, per classi di età e per principali cause di morte, adottando, per quanto possibile, una prospettiva comparativa.
Si considereranno poi alcune spiegazioni del fenomeno, tra cui crisi economica e austerità (che si sono tradotte in tagli alla spesa sanitaria), cambiamento della struttura delle cause di morte, questioni spaziali ed effetti temporali (distorsioni causate dall’osservazione trasversale).
Le implicazioni politiche sono potenzialmente ampie, in particolare perché essa consente anche un’analisi indiretta, in termini di mortalità differenziale sul territorio, delle prestazioni del sistema sanitario italiano.
Gustavo De Santis, Principal Investigator
Mauro Maltagliati
Coordinatore
Università degli Studi di Firenze - UNIFI
Partner
Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - UNIROMA1
Università degli Studi di Sassari - UNISS
Progetto finanziato all’Università degli Studi di Firenze nell’ambito del PNRR-M4C2 -linea di investimento 1.1. Progetti di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Avviso 104 del 2 FEBBRAIO 2022 - BANDO PRIN 2022. CUP B53D23016740006
Ultimo aggiornamento
17.07.2024